Il sorriso gengivale, solitamente noto in ambito medico come “gummy smile”, è una condizione odontoiatrica che si manifesta quando una quantità significativa di tessuto gengivale diventa visibile sopra i denti superiori mentre si sorride.
Sebbene non sia classificata come patologia ma come inestetismo, questa caratteristica può esercitare un’influenza rilevante sulla percezione estetica del sorriso, nonché sul benessere psicologico e sociale di chi la possiede.
Il sorriso gengivale si manifesta con maggiore frequenza nelle donne e, in alcuni casi, se non opportunamente trattata, può incidere su alcuni
aspetti della salute orale. Pertanto, non si tratta esclusivamente di una questione estetica, ma anche di un problema che coinvolge il benessere dei denti e delle gengive.
L’esposizione eccessiva della gengiva può facilitare l’accumulo di placca batterica, un fattore che incrementa il rischio di carie a livello del colletto dentale. Inoltre, tale accumulo può predisporre il paziente a infiammazioni gengivali.
La gestione efficace di questa condizione richiede un’igiene orale rigorosa e, quando indicato, interventi odontoiatrici mirati, al fine di prevenire complicazioni e preservare la salute orale. Oltre che al miglioramento dell’estetica del paziente e al potenziamento del suo benessere complessivo.
Un sorriso è definito “gengivale” quando più di tre millimetri di gengiva sono visibili sopra i denti anteriori maxillari durante il sorriso. Questa condizione può derivare da diverse cause, che includono:
• iperplasia gengivale: ingrossamento anomalo del tessuto gengivale, spesso conseguenza di infiammazione cronica, farmaci specifici o predisposizione genetica.
• Una crescita eccessiva della mascella superiore può portare a una prominenza gengivale.
• Alterazioni dentali: denti erotti in modo incompleto o denti piccoli rispetto alla gengiva possono accentuare l’aspetto del sorriso gengivale.
• Attività muscolare labiale: un labbro superiore ipermobile può sollevarsi più del normale, esponendo maggiormente le gengive.
• Labbro superiore corto.
Il sorriso gengivale è spesso una caratteristica comune nei bambini e nei giovani. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, questa condizione tende a risolversi autonomamente con il progredire dello sviluppo scheletrico, portando a un miglioramento naturale dell’aspetto del sorriso con
l’età.
La gestione del sorriso gengivale, noto anche come “gummy smile”, richiede un approccio multidisciplinare che tenga conto delle cause e le opzioni terapeutiche includono:
1. trattamenti ortodontici, i quali mirano a correggere l’allineamento dei denti e la posizione
delle ossa mascellari, migliorando l’estetica complessiva del sorriso;
2. chirurgia gengivale (gengivectomia), che consiste nella rimozione del tessuto gengivale in eccesso, riducendo l’esposizione gengivale per ottenere un aspetto più armonioso;
3. chirurgia ortognatica, una procedura chirurgica complessa che modifica le ossa mascellari per correggere disallineamenti ossei significativi, migliorando sia la funzione sia l’estetica del volto;
4. iniezioni di tossina botulinica (Botox),questa tecnica minimizza l’attività del muscolo elevatore del labbro superiore, limitando così l’esposizione gengivale e migliorando l’equilibrio estetico del sorriso;
Queste strategie terapeutiche richiedono una valutazione accurata e un approccio personalizzato, coinvolgendo una stretta collaborazione tra diverse figure professionali: odontoiatra, chirurgo maxillo-facciale e ortodontista lavorano congiuntamente per ottimizzare i risultati estetici e funzionali, garantendo un approccio integrato e globale al trattamento del sorriso gengivale.
Nel contesto delle varie opzioni disponibili per il trattamento del sorriso gengivale, la chirurgia ortognatica emerge come la soluzione più efficace e duratura, specialmente quando il problema è legato a una malformazione scheletrica della mascella superiore.
Questa procedura chirurgica offre la possibilità di correggere la struttura ossea e migliorare l’armonia facciale, garantendo risultati che non solo migliorano l’estetica del sorriso ma anche la funzione masticatoria complessiva.
La chirurgia ortognatica si distingue per la sua capacità di affrontare le cause strutturali del sorriso gengivale, piuttosto che limitarsi a trattare i sintomi superficiali.
A differenza della gengivectomia, che è efficace solo nei casi di eccesso di tessuto gengivale e richiede una gestione post-operatoria, la chirurgia ortognatica risolve le discrepanze scheletriche con effetti permanenti.
Rispetto alle iniezioni di tossina botulinica, che sono temporanee e richiedono un mantenimento continuo, la chirurgia offre una soluzione definitiva.
Gli interventi ortodontici, sebbene efficaci per problemi dentali, non correggono la struttura ossea sottostante. Nonostante la complessità e i rischi associati a una procedura chirurgica maggiore, la chirurgia ortognatica rappresenta la scelta migliore per i pazienti il cui sorriso gengivale è il risultato di una crescita mascellare eccessiva.
La sua capacità di fornire un miglioramento estetico e funzionale duraturo la rende una soluzione altamente privilegiata nel panorama dei trattamenti disponibili.
Gli individui con un sorriso gengivale possono effettivamente mostrare una maggiore predisposizione a patologie correlate alle gengive, in particolare la gengivite. Questa condizione sorge principalmente a causa della maggiore superficie gengivale, che funge involontariamente da ambiente favorevole per l‘accumulo di placca dentale e la proliferazione di batteri patogeni.
Da un punto di vista scientifico, l’anatomia di un sorriso gengivale comporta un’esposizione aumentata dei tessuti gengivali, che diventano più suscettibili agli irritanti e alla colonizzazione microbica. La presenza di una superficie ampliata facilita la ritenzione di placca, un biofilm composto da batteri, proteine salivari e particelle di cibo. Questo accumulo, se non gestito con attenzione, può portare all’infiammazione delle gengive, clinicamente riconosciuta come gengivite.
La risposta infiammatoria è innescata dal tentativo del sistema immunitario di combattere l’infiltrazione batterica, il che può portare a sintomi come. arrossamento, gonfiore e sanguinamento delle gengive.
I progressi nella medicina dentale offrono oggi una gamma di soluzioni che possono aiutare tutte le tipologie di pazienti a raggiungere un sorriso equilibrato e soddisfacente.
L’approccio diagnostico per il trattamento del sorriso gengivale inizia con una valutazione dettagliata dell’anatomia facciale, dentale e gengivale del paziente. Test funzionali e radiografie possono essere utilizzati per determinare la causa esatta. Una volta identificata, il trattamento è pianificato a trecentosessanta gradi, tenendo conto di tutte le esigenze estetiche e funzionali del paziente.
Questo approccio integrato garantisce che ogni intervento sia mirato a ottenere risultati ottimali e duraturi, combinando tecniche chirurgiche e non chirurgiche personalizzate.
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