In questo articolo parleremo degli impianti dentali, di come funzionano e di come si tolgono, nel caso fosse necessario.
L’impianto dentale è un intervento chirurgico con il quale viene inserita una radice artificiale in titanio nell’apparato osseo del cavo orale, per sostituire un dente mancante e fissarne uno in ceramica.
Grazie alle migliori tecniche di implantologia, innovative e all’avanguardia, abbiamo la possibilità di risolvere casi compromessi di pazienti che presentano diverse problematiche ai denti come:
Con l’impianto dentale, nel 98% dei casi, c’è la possibilità di riavere un sorriso smagliante e ottenere nuovamente una bocca sana e ben curata.
Ci sono casi in cui può essere sconsigliato effettuare l’impianto dentale, come quando non c’è molta base ossea sana per poter intervenire, oppure a causa di malattie presenti come il diabete, che possono condizionare il risultato di un impianto dentale. In ogni caso, esistono soluzioni sicure ed efficaci per risolvere anche la situazione che sembra più drammatica.
Scegliere di venire presso il nostro studio dentistico specializzato, ed eseguire un intervento di impianto endosseo, oltre a migliorare l’aspetto estetico, è una valutazione dettata anche dall’esigenza di migliorare la funzionalità del proprio apparato dentale. In molti casi, le situazioni più compromesse, di denti e apparato gengivale/osseo attaccati da una malattia degenerativa, possono essere brillantemente risolte tramite un impianto dentale perfettamente funzionante ed eseguito su misura del paziente.
L’impianto dentale è in grado di mantenere saldi e fissi i denti artificiali, corone e protesi dentali di ogni fattezza. In base alle esigenze del paziente, si possono realizzare singoli impianti o protesi dentarie tali da sostituire tutta un’arcata dentale, eliminando inoltre, l’uso molto scomodo delle dentiere mobili.
Con la completa partecipazione e collaborazione del paziente ed eseguendo periodici controlli, gli impianti dentali funzionano per un tempo dimostrato di almeno 10 anni, nel 90% dei casi. Considerando il fatto che l’apparato dentale è continuamente sottoposto a sollecitazioni e riproduce, inoltre, le caratteristiche naturali di una dentatura originale, anche gli influssi esterni e la presenza dei batteri in bocca, hanno un’azione “corrosiva” nel tempo, che può causare la necessità di rimuovere l’impianto dentale e sistemarlo nuovamente.
Nel caso in cui sia strettamente necessario, ecco che spieghiamo come si tolgono gli impianti dentali. Nello stesso modo in cui si esegue l’intervento chirurgico per l’innesto della radice artificiale, anche per poter decementare un impianto saldato all’osso, è bene utilizzare tutte le manovre di sicurezza possibili.
Infatti, le tecniche che vengono utilizzate per togliere un impianto dentale che non funziona più, sono studiate per non intaccare i tessuti circostanti né i denti vicini. Tramite una sorta di cacciavite, è possibile svitare l’impianto dentale in modo sicuro e senza traumi. L’operazione verrà eseguita con la dovuta calma perché è necessario destrutturare ciò che era stato fatto in precedenza, oltretutto tenendo in previsione lo scopo di dover inserire una nuova vite in titanio, per garantire nuovamente un impianto dentale saldo e sano.
Prima della fase di sostituzione della vite e di una nuova corona dentale, è necessario, nella maggior parte dei casi, aggiungere del materiale osseo sintetico, per migliorare la base nella quale inserirsi con la nuova radice artificiale.
Il miglior modo per evitare di dover togliere un impianto dentale che funziona ed è strutturalmente sano, è quello di prevenire al massimo il rischio di infiammazioni e infezioni, come la perimplantite. Per farlo, basta mantenere un’ottima igiene orale, andare alle visite periodiche e avvisare tempestivamente il proprio dentista appena si nota qualcosa di strano o si sente dolore nella zona circostante dell’impianto dentale.
Ma vediamo come funziona l’intervento chirurgico degli impianti dentali, sia nel caso di doverlo mettere, sia nel caso di doverlo togliere.
Di seguito andremo spiegando le fasi standard di un’operazione chirurgica come questa, nonostante ci siano delle soluzioni più veloci, come il carico immediato, da valutare in base ai casi:
Un intervento chirurgico di questo tipo, funziona come fosse una dentatura originale. Per questo non è così frequente che sia necessario toglierlo e sostituirlo prima del previsto perché risulta saldo e ben fissato.
Ma, se così fosse, il fallimento dell’impianto dentale avviene a causa della comparsa di infiammazioni importanti dell’apparato dentale, che hanno compromesso la stabilità della radice artificiale. Oppure, un altro motivo può essere dovuto a imprecisioni di tipo meccanico e strutturale dell’impianto stesso. In quest’ultimo caso, è necessario rivalutare la progettazione della corona dentale da impiantare, riposizionarla nel modo corretto e saldarla come si deve.
Per fare questo, il processo dell’intervento chirurgico per togliere l’impianto dentale malfunzionante, deve essere eseguito praticamente al contrario. Tramite anestesia locale, come si effettua durante l’implantologia, si decementa la corona dentale e, con gli attrezzi citati sopra, si svita la vite in titanio. In base alla necessità, si ricostruisce l’osso e si impianta una nuova radice artificiale.
Per avere tutte le informazioni su come funzionano gli impianti dentali e toglierti tutti i dubbi del caso, contattaci e vieni a trovarci presso il nostro studio dentistico.
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